
L’ipocondria, attualmente classificata come disturbo d’ansia da malattia secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), è una condizione che può compromettere gravemente la qualità della vita. Si caratterizza per un’ansia eccessiva riguardo alla propria salute, accompagnata dalla tendenza a interpretare normali sensazioni corporee come segni di gravi malattie. Questo articolo esplora strategie di gestione supportate da evidenze scientifiche.
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Il Ciclo dell’Ansia da Malattia
Chi soffre di ipocondria tende a monitorare ossessivamente il proprio corpo, cercando conferme dei propri timori (Barsky & Ahern, 2004). Questo porta a un ciclo di preoccupazione, ricerca di rassicurazioni, e temporaneo sollievo, seguito da una nuova ondata di ansia.
Strategie Basate su Studi Scientifici
1. Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)
La CBT è riconosciuta come il trattamento più efficace per il disturbo d’ansia da malattia (Taylor et al., 2017). Questa terapia si concentra su:
- Identificare pensieri disfunzionali: Es. “Un dolore al petto significa un infarto”.
- Sfidare e ristrutturare i pensieri: “Esistono molte altre cause, meno gravi, di un dolore al petto”.
- Ridurre comportamenti di controllo: Come controllare ossessivamente i sintomi fisici.
2. Mindfulness e Riduzione dello Stress
Praticare la mindfulness può aiutare a ridurre l’ansia associata all’ipocondria. La mindfulness si focalizza sull’essere presenti nel momento, evitando di amplificare i pensieri catastrofici. Studi hanno dimostrato che la meditazione mindfulness riduce l’ansia generale e migliora la percezione dei sintomi corporei (McManus et al., 2012).
3. Limitare la Ricerca di Informazioni Sanitarie Online
La “cybercondria”, ossia l’ansia indotta dalla ricerca compulsiva di sintomi su internet, è collegata a un peggioramento dell’ipocondria (Starcevic & Berle, 2013). Ridurre il tempo dedicato a ricerche mediche può interrompere il ciclo di preoccupazione.
4. Educazione alla Salute
Capire il funzionamento del corpo e dei sintomi comuni può ridurre l’ansia. Ad esempio, sapere che dolori muscolari possono derivare da tensione nervosa, piuttosto che da gravi malattie, diminuisce l’interpretazione catastrofica dei segnali fisici (Hedman et al., 2016).
5. Esporsi Gradualmente alle Paure
L’esposizione graduata alle proprie paure, una tecnica comportamentale, consiste nell’affrontare situazioni temute senza ricorrere a controlli o rassicurazioni. Questo metodo aiuta a sviluppare una maggiore tolleranza all’incertezza (Weck et al., 2012).
6. Ridurre i Controlli Medici Inutili
Il ricorso frequente a visite ed esami diagnostici perpetua l’ansia, poiché il sollievo derivante da un esito negativo è temporaneo (Abramowitz et al., 2007). Imparare a fidarsi delle rassicurazioni mediche è cruciale per interrompere questo circolo.
7. Terapia Farmacologica
In alcuni casi, soprattutto quando l’ipocondria è associata a un disturbo d’ansia generalizzato o depressione, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono essere utili (Fava et al., 2000). Questi farmaci riducono i livelli complessivi di ansia.
Quando Cercare Aiuto
Se l’ansia da malattia interferisce significativamente con la vita quotidiana, è importante rivolgersi a uno psicologo o psichiatra. La diagnosi precoce e un intervento mirato possono prevenire la cronicizzazione del disturbo.
Conclusione
L’ipocondria non è “una mania”, ma un disturbo complesso che richiede comprensione e trattamenti basati su evidenze scientifiche. Grazie a interventi come la CBT, la mindfulness e l’educazione sanitaria, è possibile interrompere il ciclo dell’ansia e ritrovare un equilibrio. Non esitare a chiedere aiuto: un approccio professionale può fare la differenza.
Riferimenti
- Barsky, A. J., & Ahern, D. K. (2004). Cognitive behavior therapy for hypochondriasis: A randomized controlled trial. JAMA.
- Taylor, S., Asmundson, G. J., & Abramowitz, J. S. (2017). Treating health anxiety: A cognitive-behavioral approach. Guilford Press.
- Starcevic, V., & Berle, D. (2013). Cyberchondria: Towards a better understanding of excessive health-related Internet use. Expert Review of Neurotherapeutics.
- Hedman, E., Axelsson, E., Andersson, E., et al. (2016). Internet-based cognitive behavior therapy for severe health anxiety: Randomized controlled trial. British Journal of Psychiatry.
- Abramowitz, J. S., Olatunji, B. O., & Deacon, B. J. (2007). Health anxiety: Conceptualization, diagnosis, and treatment. Journal of Anxiety Disorders.
- Fava, G. A., & Sonino, N. (2000). Psychosomatic medicine: Emerging trends and perspectives. Psychotherapy and Psychosomatics.
dott. Giovanni Zanusso – Psicologo psicoterapueta a Montebelluna e Pieve del Grappa